MILANO – La scherma lombarda piange la scomparsa del maestro Paolo Corti, personalità di spicco, poliedrica e amatissima nel nostro mondo.
Corti aveva vissuto la scherma sotto molteplici vesti. Era stato un ottimo atleta, cresciuto a Milano sulle pedane del Centro CONI e della Mangiarotti, fu finalista ai Campionati Italiani Assoluti e appartenente all’élite della Prima Categoria. Intraprese quella che sarebbe diventata una brillante carriera di maestro molto giovane, ad appena 20 anni, distinguendosi per i suoi successi nell’insegnamento e formando diversi schermidori d’alto livello tra cui la fiorettista olimpica Anna Giacometti, arrivando allo staff tecnico della Nazionale azzurra.
Ha lavorato in diverse società lombarde e non, contribuendo alla crescita di generazioni di atleti che hanno apprezzato il maestro e l’uomo Paolo, che con il suo essere, genuino e mai banale, ha arricchito il suo vissuto schermistico e personale, oltre alla carriera magistrale, con diverse altre esperienze. È stato, infatti, un apprezzato arbitro internazionale e ha servito la Federazione Italiana Scherma anche come Direttore di Torneo, punto di riferimento negli anni per tanti giovani ufficiali di gara.
La sua scomparsa segue di quattro mesi quella dell’amato fratello Luigi, altra figura di riferimento per la scherma lombarda e italiana, col quale condivideva la passione, il genuino e quotidiano impegno, la costante presenza per lo sport a cui entrambi avevano dedicato una vita.
Il Presidente del Comitato Regionale FIS Lombardia Lorenzo Ravezzani, il Consiglio del Comitato e tutto lo staff regionale si uniscono al commiato del Presidente federale Luigi Mazzone, del Consiglio della FIS e di tutta la famiglia della scherma italiana, stringendosi alla famiglia Corti, agli amici di Paolo e in modo particolare ai suoi figli Alberto e Camilla.