Circuito Europeo Under 23 – A Brindisi Grandis vince la gara di fioretto femminile, 2^ Pantanetti e bronzi per Amore e Saioni. All’Italia la prova a squadre maschile

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Circuito Europeo Under 23 – A Brindisi Grandis vince la gara di fioretto femminile, 2^ Pantanetti e bronzi per Amore e Saioni. All’Italia la prova a squadre maschile

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BRINDISI – Si è conclusa con i successi di Aurora Grandis e del team Italia maschile la seconda ed ultima giornata del Circuito Europeo Under 23 “Fencing for Everyone” di fioretto che si è svolto a Brindisi tra il PalaPassuglia e la splendida cornice del Teatro Verdi per le fasi finali delle prove individuali. Nella gara femminile, così come accaduto ieri in quella maschile, podio tutto italiano con la vittoria di Aurora Grandis, l’argento di Benedetta Pantanetti e i bronzi di Greta Saioni e Giulia Amore. Nella gara a squadre maschile successo per il quartetto italiano con Raian Adoul, Jacopo Bonato, Federico Greganti e Matteo Iacomoni.

Una prova, quella del fioretto femminile, con tante atlete italiane che hanno raggiunto gli ottavi di finale. Un turno che ha visto il successo di Aurora Grandis su Maria Beatrice Foggiato per 15-13, di Benedetta Pantanetti su Sophie Bardes 15-9, di Greta Saioni su Alison Staino per 15-13 e di Giulia Amore sulla tedesca Kothieringer 15-11. I quarti di finale hanno visto solo atlete italiane protagoniste con le vittorie rispettivamente di Grandis su Carlotta Ferrari con il punteggio di 15-13, di Pantanetti su Matilde Calvanese 15-11, di Saioni su Margherita Lorenzi 15-12 e di Amore contro Guia Di Russo 15-11. Le due semifinali al Nuovo Teatro Verdi hanno visto Aurora Grandis battere 15-11 Giulia Amore, mentre Benedetta Pantanetti ha avuto la meglio su Greta Saioni con il punteggio di 15-14. Il successo finale è poi andato ad Aurora Grandis che ha superato 15-7 Benedetta Pantanetti, medaglia d’argento.

Nella gara a squadre maschile il quartetto italiano con Raian Adoul, Jacopo Bonato, Federico Greganti e Matteo Iacomoni ha usufruito di un bye nei quarti di finale e ha poi superato con ampio margine, per 45-13 la nazionale dei Paesi Bassi. In finale gli italiani hanno mantenuto un buon vantaggio fin dai primi assalti e hanno avuto la meglio sulla Gran Bretagna con il finale di 45-39 salendo così sul gradino più alto del podio.

Si conclude dunque la due giorni di gare di Brindisi con il sabato che aveva visto la vittoria di Matteo Iacomoni nel fioretto maschile individuale in un podio tutto azzurro con Jacopo Bonato secondo ed il bronzo rispettivamente per Federico Greganti ed Elia Pasin. Successo, sempre sabato, per la squadra di fioretto femminile italiano con la squadra composta da Sophie Bardes, Aurora Grandis, Benedetta Pantanetti e Claudia Rotella.

La prima tappa del Circuito Europeo Under 23 “Fencing For Everyone” di Brindisi ha rappresentato un weekend di agonismo e spettacolo, con il Nuovo Teatro Verdi trasformato in palcoscenico sontuoso per la scherma italiana e internazionale, ma anche ricco dei valori che questo sport afferma e trasmette da sempre. Un esempio, per nulla “nuovo” nel mondo della scherma ma sempre bello e importante da raccontare, arriva dalla prova di fioretto femminile.
Due atlete danesi, causa gli scali del viaggio in areo, sono arrivate in Puglia senza il bagaglio contente la propria attrezzatura schermistica. “Capita”, purtroppo, ed è il momento più difficile soprattutto per chi deve affrontare una gara lontano dal proprio Paese. Il Comitato organizzatore guidato da Patrizia Carra, e in particolare la società Lame Azzurre Maestri Zumbo di Brindisi, club promotore della kermesse presieduto da Alessandro Rubino, si sono immediatamente attivati per consentire alle portacolori della Danimarca di poter prendere regolarmente parte alla competizione. In loro aiuto, in particolare, è corsa Sara Tessari, fiorettista del Circolo della Scherma Brindisi, che insieme al suo maestro Antonio Muraglia ha recuperato e messo a disposizione il materiale necessario affinché le due “avversarie” danesi potessero gareggiare.
Accade spesso nella scherma, si potrà pensare. Ed è bello che questi episodi di solidarietà e condivisione continuino a verificarsi ancora. Sempre.

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